Quando gli immigrati siamo anche noi.
Il Ministro dell’ Interno Matteo Salvini con un DL dice basta anche alla trasmissione della cittadinanza italiana Iure sanguinis ovverosia quella cittadinanza che viene trasmessa ai discendenti di cittadini italiani i cui avi sono emigrati all’estero.
Già, perché il nostro Ministro il famigerato motto ” prima gli italiani” lo ha preso troppo alla lettera e forse gli è sfuggito di mano, adesso a pagarla saranno anche loro, i discendenti di italiani, i cui nonni carichi di sogni e di speranza emigravano all’estero con dignità e valigie di cartone e per garantire alla propria famiglia un futuro migliore.
Ma per il nostro Ministro son pur sempre Immigrati e questa parola è sufficiente per limitare questo diritto anche ai discendenti di italiani.
Cosa cambia.
Il Decreto Legge introduce una limitazione al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. “Attualmente – si legge nella relazione – questo opera senza limiti di generazione” e così “negli ultimi anni ha determinato un incremento esponenziale di domande”. Il dl dunque limita “la trasmissione della cittadinanza ai discendenti in linea retta di secondo grado che possono documentare lo status civitatis italiano del loro ascendente”.
Era solo il 2014 quando invece Salvini dichiarava che i nostri migranti andavano nelle americhe con dignità e non per farsi mantenere, ma adesso i loro pronipoti sono diventati pesanti per l’italia.
Attendiamo gli sviluppo di questo Dl, e parafrasando il 5 Maggio di Manzoni ” ai posteri niente cittadinanza“.
https://mobile.twitter.com/matteosalvinimi/status/514135911416999936