Michele Minghelli Vaini, 38 anni originario di Ronco Campo Canneto (Parma), moriva a Santo Domingo la vigilia di Natale 2016. Era ricoverato all’ospedale della capitale e il referto parlerebbe di polmonite bilaterale e setticemia. La madre veniva a conoscenza del decesso attraverso una telefonata in cui una donna comunicava della morte di Michele senza spiegazioni e soltanto due giorno dopo.
Sono trascorsi due anni e l’avvocato Claudio Falleti legale della madre, che segue anche il caso dei tre cittadini napoletani venduti in Messico ad un gruppo di Narcos il 31.01.18 e dei quali non si hanno ancora notizie, è riuscito ad entrare in possesso della cartella clinica e del referto dell’autopsia che adesso verranno analizzati con cura senza tralasciare ipotesi.
Stefania la madre di Michele al momento dei fatti aveva richiesto la documentazione senza ottenerla dalle autorità locali ricevendo in consegna solo il corpo del figlio accompagnato dal passaporto mortuario, trattato con formaldeide, svuotato degli organi e riempito di carta.
Nessuna traccia degli effetti personali e del passaporto, certamente fatti sparire in concomitanza al decesso.
Le cause della morte secondo la madre ed il legale non risultano ancora chiare nonostante la documentazione medica, Michele era una ragazzo di sana e robusta costituzione senza problemi di salute.
Anomale le operazioni compiute sulla poste pay di Michele, continui prelievi di denaro, uno al minuto e fino a dieci prelievi al giorno, sempre con le stesse modalità e sempre con lo stesso importo.
A distanza di due anni l’avvocato Claudio Falleti chiederà di poter riaprire il caso affinché tutte le ipotesi possano essere vagliate.
E molto difficile tutelare i nostri connazionali a cui accade qualcosa all’estero, per problemi di competenza e giurisdizione e per le resistenze delle autorità locali.
Adesso con la nuova documentazione in nostro possesso chiederemo che il caso venga riaperto e vengano chiariti aspetti poco chiari.
Possa Dio darti più saggezza in modo che nel corso dell’Avvocato tu possa fare l’inizio del piccolo cambiamento dell’ingiustizia!