Albert Baca è un giovane ragazzo albanese di 26 anni che vive e lavora ad Alassio (SV).
Il 25 febbraio del 2020 in Liguria si verifica il primo caso di COVID-19 all’interno di una struttura alberghiera, una donna di 72 anni si sente male, eseguono il tampone, squilla il telefono, è positiva.
Alber in quella struttura ci lavora come cameriere.
Per tutti si chiude la porta dell’Hotel, scatta la quarantena per ospiti e dipendenti.
Il nostro paese non è ancora preparato all’emergenza, mancano i presidi medici, le cure non esistono, la malattia non si conosce, non esistono protocolli specifici tutto è molto improvvisato.
Ogni ospite viene messo in camera singola, non può uscire in corridoio, le camere non bastano e Albi si accampa in reception con una brandina della protezione civile dove trascorre giorno e notte.
Da quel momento risponde al telefono ai parenti, ai giornalisti, all’ospedale addirittura a persone che insultano e minacciano. Con grande spirito di servizio gira per le camere prendendo nota dei codici fiscali di tutti gli ospiti – la maggior parte di età avanzata ed in cura con farmaci- scrive le medicine che mancano, fa gli ordini alla farmacia e gliele consegna.
Alber prepara la colazione per tutti e la porta nelle camere diventa la valvola di sfogo di tutti gli ospiti un po nipote un po psicologo.
Albi – come lo chiamano gli amici – è negativo al tampone, ma resta in struttura per sostenere tutti gli anziani presenti per i quali è divenuto il punto di riferimento, anche se è solo un cameriere e non un medico.
Ma Albi è anche un volontario della croce bianca di Alassio, ha un carattere forte e deciso nonostante la sua giovane età, e con grande abnegazione porta avanti quella che è divenuta la sua missione, con spirito di grande solidarietà ed altruismo.
Questa bellissima storia trova il plauso delle istituzioni che sui giornali lo definiscono un vero ligure, l’eroe di Alassio, l’angelo di Alassio e promettono pubblicamente che il sua grande gesto debba essere premiato con la cittadinanza italiana per meriti speciali.
Intanto l’avvocato Claudio Falleti dello Studio Legale Internazionale Falleti & P. viene coinvolto per sostenere questa nobile causa e deposita presso l’ufficio di Gabinetto del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese un richiesta di concessione cittadinanza italiana per meriti speciali.
Questa istanza però non può essere solo su impulso di parte ma deve essere depositata e sostenuta da Enti, Associazioni, Pubblici Amministratori, direttamente al Ministero dell’Interno.
Speriamo che questa storia possa arrivare anche ai rappresentanti del Governo, alla Camera e al Senato ai quali chiediamo di attivarsi con riconoscenza ma sopratutto con lo stesso spirito con cui Albi ha reso onore alle parole altruismo e solidarietà, perché Albi vuole fare il Poliziotto o il Carabiniere, perché Albi è un ragazzo Albanese che ha reso onore alla nazione in cui ora vive, l’Italia.
Di seguito uno stralcio del servizio TG1 delle 20:00 del 26.09.20