Una cosa è certa, il povero Willy Monteiro aveva solo 21 anni, un viso da bambino e tutti lo raccontano come un animo buono e gentile.
Willy aveva solo 21 anni e durante un normale sabato sera trascorso con gli amici decide di compiere una buona azione, una di quelle che vengono spontanee a chi è stanco di girarsi dall’altra parte.
Monteiro è intervenuto per separare due ragazzi da un litigio ma non credo pensasse che quella sera la vittima sarebbe stato lui.
Quattro ragazzoni si sono accaniti su di lui lasciandolo a terra esanime, mentre li implorava di smetterla dicendo: ” non respiro più“.
Ora la procura indaga per omicidio preterintenzionale.
Nella preterintenzione l’agente vuole cagionare un danno, ma non così grave come quello che in effetti poi si realizza . Tizio da un pugno a Caio perchè vuole colpirlo, ma Caio cade a terra, batte la testa e muore. Tizio non voleva uccidere Caio.
Certo sarà la magistratura a stabilire come si siano svolti i fatti ma ritengo personalmente che quattro ragazzoni che decidono di accanirsi brutalmente contro una sola persona esile e di piccola struttura, che non si fermano davanti ad un implorazione di aiuto, abbiano certamente accettato il rischio della concreta possibilità che l’evento morte potesse verificarsi e ciononostante abbiamo comunque deciso di proseguire nel pestaggio anche a costo di provocarla. ( dolo eventuale).
Attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini che sono compito dei legali e della Procura perché i processi si fanno nei tribunali, per ora, l’unica cosa certa è che il povero Willy non c’è più e la sua famiglia piange una giovane vita spezzata troppo presto.